Storie a puntini
Quali sfide ci apprestiamo ad affrontare e quali adattamenti ci riserva il 2023?
Io sono Michele Bondanelli
Architetto BIM Specialist esperto in restauro architettonico e ti do il benvenut@ su Pensieri OutOfBIM
La newsletter che parla di tecnologie digitali nel mondo del restauro e della conservazione.
L’ultima settimana dell’anno, quella dopo le feste di Natale, quella dei cotechini, dei tortellini del mascarpone e del panettone porta con se la valigia dei buoni propositi e dei bilanci per l’anno che verrà.
E’ così per tutti…… in più se sei un libero professionista ti tocca anche farlo seriamente conti alla mano!
Con questa ultima newsletter, la numero 9, del 2022 vorrei aprire con te una finestra su ciò che l’anno nuovo ci potrebbe portare e condividerti qualche mia considerazione sul futuro prossimo della “materia del restauro”.
Buona lettura o buon ascolto (P.S. volevo registrarlo ma ho toppato i tempi!!!) .
Pensieri (H)BIM
Il 2022 si è concluso con importanti novità dal punto di vista dei grandi player del mondo della geomatica.
La mossa di Faro Technology con l’acquisizione di Sitescape, ma soprattutto di GeoSlam, ha sicuramente tracciato con chiarezza la strada verso tecnologie e strumentazione di acquisizione dati sul campo sempre più “smart” e sempre più vicine alla galassia “mobile”.
La notizia di fine anno è che anche Hexagon si è mossa acquisendo LocLab’s leader nella creazione di contenuti di digital twin 3D con ausilio di intelligenza artificiale. E proprio l’AI sarà la frontiera del nuovo anno non solo per il settore HBIM.
Il quarto trimestre del 2022 ha visto una spinta notevole sul mercato AEC di servizi cloud-based per la gestione dei digital-twin e sicuramente nella prima parte del 2023 vedremo ancora molto movimento sull’argomento, anche se a mio avviso ancora senza una vera riflessione e indirizzo programmatico concepito specificatamente per l’architettura esistente.
Sempre a inizio anno nuovo grandi aspettative le porta l’attesa revisione della galassia software Cyclone di Leica Geosystem. Se con il nuovo BLK360 Leica ha nuovamente fatto un passo avanti nei sistemi LiDAR statici e si è avvicinata ancora di più al mondo OpenBIM rivedendo in qualche misura la sua politiche di “sistema chiuso”. La possibilità infatti di acquisire sul campo con sistemi iOS attraverso CyclonField360 i dati di rilievo unito alla piattaforma HxDR per la collaborazione, la visualizzazione e salvataggio dei dati geospaziali alzano l’asticella del rilievo Lo-Fi. Sull’argomento avrò modo di approfondire (SPOILER. Sto preparando un numero speciale di primavera).
Dal punto di vista hardware credo che non ci saranno grandi novità in vista, Leica, Faro, Riegl, Stonex, Geoslam ecc. hanno presentato nel 2022 nuovi e importanti strumenti, e per fortuna in questo settore la folle corsa alla new-release non è annuale, Geomax ha introdotto un GNSS smart davvero interessante lo Zenith 06 che sicuramente segnerà l’introduzione nel mercato italiano di queste soluzioni anche da parte di altri competitor.
Il 2023 potrebbe essere l’anno dei robot, introdotti già nel 2022 come HP SitePrint o le numerose applicazioni con Spot della Boston Dynamics capitanate da Trimble. Alec Ross lo aveva già scritto.
Sul lato droni il 2023 non sarà l’anno di entrata in vigore delle limited open category, infatti la marcatura CE è stata rimandata dalla commissione europea al 1 gennaio 2024. In questo periodo si dovrebbe ragionare con più visione sull’impiego professionale dei droni sotto i 250 gr, tipo il DJI mini, soprattutto in ambito di rilievo delle facciate esterne. Credo che l’adozione di un regolamento specifico con richieste di autorizzazioni semplici e veloci in ambito urbano e in zona rossa, limitato all’altezza di colmo del fabbricato da rilevare sarebbe la strada giusta, ma non credo che a breve il problema sarà affrontato perché il comparto “ludico” dei droni è preponderante.
Se Cyclone rappresenterà l’attesa mainstream il 2023 ci porterà definitivamente dentro lo studio la tecnologia NeRF proposta di NVIDIA ma che sta trovando largo campo di sperimentazione nella fotogrammetria e nella geomatica. Se NeRFStudio sarà il vero game changing del rilievo fotogrammetrico sarà sicuramente grazie ai sistemi mobili come iphone e ipad, il progetto è tutto da seguire e da sperimentare. Attesa anche dal punto di vista editoriale per la serie dedicata alla geomatica non convenzionale, e utilizzo delle reti neurali, a cura di Nicola Santoro.
L’introduzione di iOS 16.2 per il settore architettura e rilievo lo-fi è stato davvero un grande passo, l’anello mancante della rivoluzione incominciata nel 2020 con l’inserimento del LiDAR nei dispositivi mobili di casa Apple. Come sempre è il mercato consumer che detta le regole e se per un ambito pro di nicchia le scelte di Apple sembrano buone non tutto luccica nella galassia della mela morsicata. Ti consiglio di ascoltare l’ultima puntata del podcast Saggiamente.
Non credo quindi che assisteremo a grandi novità hardware, ma un aumento della risoluzione del LiDAR o della sua portata massima che bello sarebbe, mentre grande attesa c’è per le app che sfruttano ARKit e derivati. Pointprecise sarà il punto di riferimento e dovrebbe migliorare con l’uscita e lo sviluppo di EveryPoint previsto per metà 2023, mentre RealityScan dovrebbe fare un piccolo upgrade, mia speranza, introducendo alcune funzioni come la compatibilità con accessori Bluetooth per lo scatto a distanza, controllo di punti notevoli e target, esportazione senza passare da Sketchfab.
Tutto questo ci porta all’argomento che sarà il vero trend del 2023. Unreal Engine.
Il 2022 ci ha dato piccoli segni sulla direzione che il mondo della comunicazione visiva del progetto di architettura prenderà. Quando nel 2017 si iniziava a parlare di gamification e mixed reality per il settore Cultural Heritage si propendeva più per un indirizzo rivolto al settore museale e di “ricostruzione storica”. Con l’aumento delle prestazioni di calcolo hardware e soprattutto il deciso consolidamento degli smart device anche in ambito professionale “spiccio” Unreal Engine, ma soprattutto EpicGames, sarà la piattaforme di sviluppo real time di riferimento per il digital twin, dai una letta alla pagina ufficiale dedicata all’argomento tanto per farti un’idea di dove vogliono andare. La sua introduzione massiccia sarà ancora lunga ma ritengo che la tecnologia proposta dalla casa del Nord Carolina sarà molto più penetrante rispetto al BIM perché più rassicurante e comprensibile da chi non si schioda dal “tecnigrafo binario” comunemente noto come CAD 2D. La prospettiva è tanta domanda, platea di clienti elevata, poca offerta. Da esplorare!
Il 2023 quindi ci mette difronte alla necessità di acquisire nuove skill, nuove competenze digitali con un ritmo sempre più serrato. Pensa solo alla decisa rotta presa da Archicad con le API e la visione strategica di Graphisoft che afferma attraverso il suo Product Development Zsolt Kerecsen “Se possiamo definire un confine di funzionalità, allora possiamo rendere il codice un servizio, aggiungendo un'interfaccia”. Ma non solo pensa alla possibilità che si hanno conoscendo un minimo di xml.
Questa tendenza di servizi personalizzati ci porta alla necessità di definire con maggiore chiarezza se vogliamo essere consumatori di informazioni o creatori di dati e informazioni, che non vuol dire che una sia meglio dell’altra o l’una escluda l’altra anzi dovranno convivere ma sarà difficile anche per le grandi, dimensionalmente, aziende fare entrambe le cose.
La professione di architetto nel 2023 non dovrà più scegliere se adattarsi o meno al BIM, a mio avviso era una scelta da farsi qualche anno fa, ma se specializzarsi o no, quindi se essere consumatore o creatore.
Le professioni tecniche legate all’AEC sono poco specializzate digitalmente e secondo lo Smart Specialisation Strategy della Regione Emilia Romagna, ogni regione europea dovrebbe averne uno, nel settore dell’edilizia e costruzioni, già di suo non particolarmente prestante, le attività professionali hanno il secondo indice di specializzazione più basso di tutta la filiera arrivando a 89 punti percentuali (dove 100 è la media nazionale, ma sarebbe opportuno sapere la media europea a che punto è…), non parliamo dell’industria culturale e creativa dove il settore produttivo dell’architettura è davanti solo agli articoli educativi con un indice di 67 punti percentuali. E dentro a queste statistiche c’è l’uso della pec, dello SPID del CAD e dei word processor……
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La newsletter torna a partire da venerdi 13……….. forse, non lo so ci penso!