Storie a puntini
Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara. Dalai Lama
Io sono Michele Bondanelli
Architetto BIM Specialist esperto in restauro architettonico e ti do il benvenut@ su Pensieri OutOfBIM
La newsletter che parla di tecnologie digitali nel mondo del restauro e della professione di architetto.
Ma quanto mi è piaciuta la newsletter di
sul marketing della zanzara. Mentre leggevo di zampironi e di “spray/roll/gel/” pensavo a:ok le zanzare dalle mie parti rientrano nel Regolamento di Esecuzione (UE) n. 947/2019, relativo a norme e procedure per l'esercizio degli aeromobili senza equipaggio e ENAC in estate emana una NOTAM apposita quindi altro che zampirone…
Ma quanto è simile il mercato delle zanzare con quello dell’attività professionale dell’architetto ( si in effetti tutti e due, zanzara e architetto, spesso rompono i co….)
E poi arriva lui. Il presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti che più che sostenitore della professione di architetto mi pare inquisitore della libera professione. Non commento l’ennesimo articolo uscito sul sole 24ore, che ti consiglio di leggere e di leggere anche l’approfondimento di almalaurea.
Che poi prometto dalla prossima ti parlerò di cose più serie…. di rugby e di HBIM!
Pensieri (H)BIM
Sono fortemente convinto che la professione di architetto oggi sia talmente complessa ed articolata che ridurre il tutto a
libero professionista singolo MALE - società tra professionisti BENE
per dirla garbatamente sia ipocrita.
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Così come ipocrita è il continuare a lamentarsi delle difficoltà di insrimento dei giovani nel mondo della professione e proporre il problema stesso come soluzione, la stessa ipocrsia che abbiamo vissuto noi “giovani-vecchi” alla fine degli anni novanta.
Non ricordo più chi ( Gregotti, Rossi o Aymonino boh…) ma al secondo anno di università qualcuno a lezione ci disse:
si diventa architetti a 50 anni
Accidenti la cosa più illuminante che qualcuno possa dirti all’università! Peccato che nessuno poi abbia mai il fegato di spiegare il perchè e il come arrivare a 50 anni.
Il come, che passa dagli anni dell’università all’esame di stato e all’iscrizione all’ordine e poi tutti gli anni di lavoro, è oggi un eterno IMPARARE SUL CAMPO. Per tutti!
Credo che una proposta seria parta dall' avere meno burocrazia e costi nel costituire raggruppamenti temporanei tra professionisti, le RTI o RTP. L’aggregazione temporanea aumenta la circolazione del sapere, consente un aumento del livello delle singole competenze e può porre le basi per soluzioni più strutturate qualora si trovino le condizioni giuste.
La P.IVA non è un falso dipendente, l’autonomo è di fatto un imprenditore non importa se si inizia come collaboratore in una realtà già avviata o ci si butta subito nell’autonomia.
Patricia Fripp diceva “pensa in grande, inizia in piccolo”
L’aggregazione delle competenze è oggi una questione liquida, favorirla una priorità ma si devono adeguare gli strumenti. La flessibilità e la mutevolezza del mercato legato alla libera professione suggeriscono assetti imprednitoriali capaci di assorbire i momenti di crisi e di mutare rapidamente in base alle esigenze. Non credo che la soluzione sia avere pochissime enormi società che coprono internamente tutto e più del tutto.
Come sostengo da tempo la professione è e sarà sempre più fatta da chi produce dati e informazioni e da chi li consuma. E’ già da tempo che molti giovani e non più giovani hanno compreso che per produrre dati e informazioni non serve essere iscritto ad un ordine. E le alte competenza digitali stanno li.
Lo-Fi
Da settembre inizio una serie dedicata agli strumenti Lo-Fi che possiamo inserire nel nostro workflow lavorativo. Ogni tool sarà suddiviso in tre parti:
Introduzione, Come funziona, Prova sul campo
Parto con RealityScan la app per dispositivi mobili, sia iOS che Android, sviluppata da Epic Game che “consente di creare modelli 3D ad alta fedeltà”.
Che cos’è RealityScan
Dietro al claim che campeggia sulla pagina ufficiale di RealityScan c’è veramente tanto di pù!
Partiamo da che cosa non è RealityScan!
Non è una app di fotogrammetria…. caspita cosa sto dicendo?
Semplicemente manca di un elemento chiave: la misura.
La fotogrammetria infatti che sia terrestre o aerea è fondata su due elementi:
Fotografia
Misura
In RealityScan si “esclude” la componente di misura e si enfatizza al massimo livello tecnologico la componente fotografica sfruttando la struttura hardware dei dispositivi mobili che oggi garantiscono un discreto livello costruttivo e tecnologico dell’apparato fotografico
Ma allora che cos’è RSc?
E’ “un metodo con sensori 3D passivi che si limita ad osservare una scena inerte convogliandola in un sistema ottico in grado di estrarre dalla visione informazioni di carattere geometrico” cit. G.Guidi
Tra i così detti metodi di acquisizione 3D passivi la fotogrammetria è oggi la regina grazie allo sviluppo della computer vision ed in particolare, quando si tratta di rilievo architettonico, al close range photogrammetry.
RealityScan non è altro quindi che una app di computer vision che tratta l’acquisizione 3d e la modellazione poligonale attraverso immagini fotografiche.
Cosa fa
RealityScan ci aiuta ad acquisire copie digitali di oggetti reali estremamente verosimili in termini morfologici, geometrici.
Come ti ho anticipato però non restituisce dati e informazioni inizialmente attendibili sugli aspetti dimensionali e metrici dell’oggetto stesso.
RealityScan è sviluppata sulla base dal software di fotogrammetria RealityCapture e dalla tecnologia di Quixel per il texturing. L’app per dispositivi mobile sfrutta quindi le caratteristiche hardware degli smartphone o dei tablet, e della presenza in essi di sistemi fotograrfici, per elaborare modelli verosimili di oggetti reali.
Inizialmente EpicGame ha introdotto RealityScan con questo slogan:
“Acquisire risorse del mondo reale per esperienze digitali è stato tradizionalmente complicato, tecnico e laborioso, ma ora è semplice come sbloccare lo smartphone.”
Ed effettivamente è quello che fa e molto bene.
Basta un device mobile dotato di fotocamera, la app è gratuita, o quasi!
A cosa serve
Pensato inizialmente per creatori di contenuti digitali che necessitano di una applicazione estremamente intuitiva e pre-impostata e che lavorano principalmente con dispositivi mobili ha da subito incontrato notevole interesse anche tra i professionisti tecnici.
Sarai d’accordo con me che lo strumento principale di un architetto oggi è quello che si ha sempre con se: lo smartphone, o il tablet.
App come RealityScan diventano quindi strumenti che possono aiutare a migliorare il nostro flusso di lavoro.
Seguendo alcune regole, che approfondiremo successivamente, possiamo registrare “icone realistiche” digitali di oggetti, mobili, elementi architettonici, affreschi, statuaria ecc.
Queste icone realistiche possono esserci utili per esplorare in studio davanti al nostro pc gli elementi del reale attraverso la piattaforma Sketchfab oppure ottenere oggetti texturizzati da poter inserire nei modelli (H)BIM.
Perchè lo uso
Personalmente lo uso proprio per la creazione di modelli esplorativi. Modelli di piccole porzioni di edifici o di elementi architettonici di particolare importanza.
Puoi vedere qualche lavoro su
Queste icone realistiche digitali sono estremamente utili per approfondire i vari tematismi del progetto di restauro, una sorta di documentazione fotografica 3D.
Ciò che mi piace di più di RealityScan è la verosomiglianza fotografica che si ottiene “decisamente impressionante” se consideriamo la rapidità di acquisizione e di elaborazione.
Ad oggi non utilizzo il file del modello 3D, esportabile nel formato .fbx, perchè nei progetti attivi la mesh è ottenuta da altri processi ( fotogrammetrici e laserscanner) ma la roadmap di Graphisoft prevede per Archicad 27 l’integrazione dei file .fbx! Decisamente molto, molto interessante.
Nelle prossime newsletter ti parlerò di:
PARTE 2
Dove trovo RealityScan, installazione e configurazione
Come funziona, cosa devo sapere prima di usarlo
Strumenti, setting e parametri
Dimensione del sensore, Overlap e centro di distanza
Come acquisire i dataset fotografici
PARTE 3
Prova sul campo, acquisizione di un elemento architettonico ( da un mio progetto in corso)
Processamento del dataset e ridimensionamento del B-Box
Generazione del modello
Esportazione in Sketchfab
Lezioni del Qubo
E’ disponibile su spotify la playlist di settembre da scoltare a volume poco moderato mentre si smanetta con il BIMAuthoring