Storie a puntini
Nel caso dell’architettura il rifiuto, individuale e sociale, non può che condurre alla trasformazione o alla distruzione
Io sono Michele Bondanelli
Architetto BIM Specialist esperto in restauro architettonico e ti do il benvenut@ su Pensieri OutOfBIM
La newsletter che parla di evoluzione e tecnologie digitali nel mondo del restauro e della conservazione.
Tra il dire e il fare in mezzo c’è il mare!
Non so tu ma almeno io mi affanno ogni anno, ogni giorno ad avere una briciola di pianificazione del tempo e del lavoro ma puntualmente le variabili della vita vera si frappongono a todoist, taskomat e notion.
La “matrice gostica” vince sempre!
Ok prima o poi ti spiegherò anche questa teoria, ma oggi non è il momento.
Questo weekend mi leggerò l’ultimo numero di AECMagazine alla ricerca di notizie dal mondo lidar e pointcloud e mi godrò del buon rugby, tra l’alro ieri sera dopo penso milioni di anni ho visto una partita di calcio vera e non sulla play e non lo avrei mai detto l’Iner mi ha entusismato!
Sto scrivendo, sempre dopo un tempo siderale due contributi scientifici, uno per una pubblicazione monografica di un lavoro veneziano, e il secondo per un convegno dove racconto una piccola parte del progetto pilota e di questa esperienza digitale della newsletter.
La cosa bella è che tra biblioteche digitali, di MLOL te ne ho parlato tempo fa, researchgate, google scholar preparare anche un testo articolato e “per addetti ai lavori” è diventato davvero smart, mi sto divertendo, e credo che i contributi potranno essere interessanti.
Ora ti faccio ridere! A diversi di questi servizi ero già iscritto da molto tempo, dal 2011 quando ancora tentavo di essere un ricercatore universitario, dopo tanto tempo sono rientrato con le vecchie credenziali e ho scoperto di essere stato bannato dal portale perchè accusato di aver assunto l’identità di un’altra persona…….CHEEEE!
Ho scoperto che esiste un altro/a M.Bondanelli (Marta) medico che fa un sacco di cose e di articoli e che il sistema di questa piattaforma attribuiva a me M.Bondanelli (Michele) architetto svalvolato e che pubblica cose poco significative. Insomma non c’è stato verso, o potrei dire metaverso, ho dovuto ri registrarmi nella speranza di non essere bannato nuovamente!
Ah! se ancora non hai ascoltato la puntata di ArchicadTalks podcast di Graphisoft Italia dove faccio una chiaccherata con Roberto Marin sui temi dell’HBIM bhè mettilo tra le cose da ascoltare, pare sia apprezzato!
Ti ricordo anche la puntata audio PensieriDOCGreen con l’amico Giovanni Poletti, la trovi su spotify, apple podcast e googlepodcast cercando OutofBIM.
Che poi cavolo mentre scrivo di ascoltare i podcast
spiega perchè i podcast su Youtube sono il futuro/presente. Mannaggia!!!!!Pensieri (H)BIM
La frase della settimana, tratta da un saggio di Amedeo Bellini, vuole far riflettere sul concetto di conoscenza intesa come accettazione di uno stato e di un valore testimoniale. Ciò non vuol dire che perforza tutto debba essere conservato, anzi, piuttosto si vuole porre l’accento sul rifiuto a priori di conoscere prima di esprimere un giudizio.
Come sai la conoscenza dell’esistente si fonda su due sfere primarie, quella spaziale e quella temporale.
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L’utilizzo delle tecnologie digitali ci mette a disposizione un numero infinito di strumenti e di metodologie per indagare la sfera spaziale davvero sempre più numerose, ma che in qualche misura tendiamo ad adottare in modo acritico.
Il controllo della tecnologia non è cosa semplice! Credo che un progetto pilota sia lo strumento migliore per sperimentare e mettere a nudo anche le possibili risorse da implementare nel proprio sistema di lavoro.
Dopo diverse sperimentazioni del LiDAR di iPhone ti mostro alcuni test comparativi che sto svluppando per definire i confini migliori e le situazioni più adatte per l’impiego di diverse app e del laser della mela morsicata.
Primo obiettivo della comparativa è ottenere un set di strumenti e di processi per il rilievo Lo-Fi, interamente realizzato con iPhone quindi, di un edificio di piccole dimensioni.
Per questo esperimento ho usato le app 3DRecon e Pointprecise, settando i parametri di acquisizione a un GSD di 5 metri e una densità del Lidar di 5 mm.
Ho usato il rilievo fotogrammetrico realizzato con drone DJI Mini 2 e appoggio topografico quale pietra di paragone ( ma a breve ho in mente il rilievo laserscanner).
Per evidenziare le differenze tra le nuvole dei diversi sistemi impiegati mi sono servito del software opensource CloudCompare e della sua funzione Cloud2Cloud distance .
Prima di confrontare le nuvole ho eseguito delle operazioni preliminare, in particolare ho eseguito un subsamplig della nuvola di partenza per renderla “numericamente” più vicina a quelle realizzate con le app. Poi ho eseguito sulle nuvole di iphone la rimozione dei punti Outlier con il filtro SOR. A questo punto ho orientato tutte le nuvole utilizzando 4 punti noti ( tra quelli battuti con stazione totale) e riconoscibili in tutte le tre nuvole.
A questo punto ho messo a confronto le nuvole, separando le componenti x,y,z, cioè ottenendo 4 livelli scalar field per ogni componente spaziale.
Come puoi notare la nuvola di 3DRecon ha un istogramma assoluto molto più schiacciato verso lo zero, cosa positiva, e le differenze si trovano distribuite nella parte alta e nelle zone di cambio di profondità, il range nella parte più coperta escludendo quindi le zone rosse, è compreso tra 0 e 0,024 cm con il 60% dei punti analizzati sotto il cm.
La nuvola realizzata con Pointprecise invece è leggermente meno compatta, le zone con meno scarto si trovano concentrate nella parte centrale e bassa e la quota altimetrica in cui si iniziano ad avere forti divergenze si abbassa drasticamente rispetto a 3DRecon. Il range è compreso tra 0 e 0,13 decisamente maggiore rispetto alla nuvola precedente tanto che solo il 23% dei punti ha una deviazione minore del cm.
L’esperimento ti mostra come ogni app abbia una sua logica di acquisizione da trovare e da perfezionare a seconda della propria mano ( ah io come forse già sai le nuvole con iphone le realizza mentre vado a correre senza nessun supporto…..) e che vanno ben contestualizzate.
Il prossimo passo è quello di realizzare delle acquisizioni con target, 3DRecon ha il riconoscimento automatico, prima con solo misura longimetrica e poi con coordinate da stazione totale.
P.S. ho realizzato anche una scansione con 3DScanner e con Sitescape ma siccome ero decismanete affaticato dalla corsa ( inseguito da un cane) che sono venute na schifezza, aggiornerò questo numero appene le rifaccio!
Tools
Tra le app che sto testando c’è DOT3D. Peccato che con la versione free non si possa scaricare la nuvola ma i risultati sono interessanti. Ho usato LidarPointer per prendere le misure distanziometriche e….
N.B. rispetto a quanto comparso sul canale telegram il test è stato condotto con un po più di “rigorosità”!
Lezioni del Qubo
Una risorsa molto utile per la comparazione delle nuvole di punti è stata questa:
E soprattutto questa: