Ciao,
sono Michele Bondanelli e questo è il quarantesimo numero di PensieriOutofBIM per gli amici OoB la newsletter che parla di tecnologie digitali nel mondo del restauro e della professione di architetto.
Buona lettura
Storie a puntini
Le classiche del nord sono finite, il Giro sta arrivando e pure l’allergia…
Dopo aver rimesso nell’armadio giubbino, guanto, maglie lunghe ecc. ho ripreso fuori tutto perchè pedalere al fresco mi piace e questo mondo che abbiamo contribuito a cambiare me lo ricorda bannando la primavera.
Maggio sarà un mese intensissimo! E ti invito già a metterti in agenda la data del 31 maggio ore 17:00 presso Villa Bighi a Copparo (FE) sarò ospite del Centro Studi Dante Bighi per parlare di……
Gemello digitale o icona realistica? Il caso studio di Villa Bighi, un approccio smart per la conoscenza dell’architettura moderna
Il mio contributo è inserito nell’ambito del percorso di tutela integrale del fondo Dante Bighi e per me rappresenta il momento di sintesi del progetto di ricerca iniziato nel 2023 e finanziato dalla regione Emilia Romagna con fondi PR FESR riservati alla libera professione.
Credo che ragionare seriamente in termini meno pratici o pragmatici e più filosofici su cosa stia accadendo, in questa epoca di esponenziale .progresso tecnologico, al linguaggio principe di chi fa il mio mestiere, la rappresentazione, il disegno, sia necessario e indispensabile.
L’avvento del BIM, dove la I sta per IMPOSTO, senza adeguata crescita culturale e come da italica tradizione rincorrendo ciò che impone una norma giuridica si sta rivelando un amplificatore di distorsioni digitali che rendono particolarmente difficile un mestiere già di per sè da contorsionisti della burocrazia.
Perchè dico questo?
Perchè è diventata prassi, anche tra chi si definisce addetto ai lavori, confondere il linguaggio della rappresentazione architettonica con una copia al vero dell’architettura.
Certo la tecnologia digitale ci sta mettendo a disposizione strumenti e metodi capaci di riprodurre la realtà “ tal quél” ( tale e quale in dialetto argentano ma anche in francese), ma ha senso per una architettura una copia al vero seppur digitale?
Parto da un punto fermo, che ho chiaro da quando ho incontrato la geometria descrittiva e che la mia recente visita alla mostra dedicata a Maurits Cornelis Escher ha reso più solido:
la rappresentazione è una visione mediata della realtà
la riproduzione è una realtà mediata della visione
Sta tutto in come vediamo le cose al fine di comprenderle.
Come mi ripeteva costantemente la prof. Anna Marmotti è una questione di Weltanschauung. Il ponte tra riproduzione digitale e comprensione del reale sta infatti nella capacità che abbiamo di vedere e (ri)cercare le connessioni, non esclusiavamente quelle in primo piano ma la trama che ne determina il suo essere reale.
Magritte annotava in un suo disegno:
Tout tend a faire penser qu’il y a peu de reltion entre un object et ce qui le represente
Tutto tende a far pensare che ci sia poca relazione fra un oggetto e ciò che lo rappresenta.
Un oggetto può essere rappresentato con le parole o con immagini e se fino a poco tempo fa tra le parole e le cose e le immagini e gli oggetti non si dava corrispondenza oggi l’intelligenza artificiale generativa e la computer vision amplificano a dismisura il bisogno umano di credere invece che ve ne sia.
La digitalizzazione porta con se l’implicita visione che ogni rappresentazione è anche una riproduzione dell’oggetto.
Rileggendo Verità e Menzogna di Nietzsche posso dire che in questa credenza vi è del feticismo, e se lo proiettiamo allo scan-to BIM del sadomasochismo.
Confondere la rappresentazione con la riproduzione, nell’epoca della modellazione 3D, vuol dire confondere soggetto con oggetto, tra ciò che appartiene all’osservatore e ciò che appartiene all’oggetto nella sua irriducibilità ad altro (per quanto somigliante).
Qualunque sia lo strumento o il metodo digitale che noi utilizziamo compiamo delle scelte e degli errori indotti dai bias cognitivi che ci caratterizzano; tutti i modelli digitali 3D saranno affini tra loro e nessuno somiglierà all’altro così come nessuno riprodurrà il reale.
E qui casca l’esperto dello sca-to-qualcosa.
Se tecnologicamente è possibile riprodurre oggettivamente “ al vero” una architettura, nella consapevolezza dell’essere parziale dell’oggetività, concettualmente la sua riproduzione digitale è solo un tassello della rappresentazione che ha come scopo la sua conoscenza.
Ha quindi significato un rilievo digitale, sia esso laserscanner, LiDAR, fotogrammetrico o tutto insieme, con accuratezza e precisione tali da sovrapporsi 1:1 al reale?
Non è forse giunto il momento di ricordarsi delle scale di rappresentazione e delle tolleranze di scala?
Chi chiede e chi afferma di produrre modelli digitali “copie del reale” mente, a se stesso e agli altri!
Non voglio dire che non sia possibile farlo, ma la riproduzione, la copia, 1:1 è antieconomica, tra l’altro non puoi pensare di pagarla una sporta di prugne, e necessita di un tempo della conoscenza decisamente fuori mercato.
Nella professione soprattutto nella modellazione BIM si disegna un oggetto in una scala tipica del linguaggio architettonico, variabile in funzione dello scopo della rappresentazione.
Anche qui non pensare che una rappresentazine alla scala 1:20 possa costare come una alla scala 1:200… o che occupi gli stessi terabyte! Il livello di fabbisogno informativo è diverso.
Tutto questo sproloquio e consumo di bit perchè ad oggi il 90% delle richieste che ricevo si riferiscono a rilievi 1:1 fotorealistici di architetture ( media di 1500 mq tra esterno e interno) finalizzati a (testuale) “ elaborati dwg in scala 1:100”! Non commento quanto poi siano disposti a pagare il tutto.
Bhè ora vado a pedalare una trentina di km che è più salutare!
Pensieri (H)BIM
La precisione e l’accuratezza sono due concetti fondamentali nella scienza delle misurazioni.
Ma lo sono anche per la modellazione HBIM?( spoiler:si)
Accuratezza: L’accuratezza di una misura si riferisce a quanto vicino il valore misurato è al valore vero o accettato. Ad esempio, se stai misurando la lunghezza di un tavolo con un metro a nastro e ottieni un risultato di 2,00 metri, mentre il valore vero è di 2,01 metri, la tua misura è molto accurata.
Precisione: La precisione si riferisce alla coerenza delle misurazioni, ovvero a quanto vicine tra loro sono le misure quando si ripete l’esperimento o la misurazione. Ad esempio, se misuri la lunghezza del tavolo cinque volte e ottieni 2,00 metri ogni volta, la tua misura è molto precisa.
È importante notare che una misura può essere precisa ma non accurata (se le misure sono vicine tra loro ma lontane dal valore vero), o accurata ma non precisa (se le misure sono vicine al valore vero ma lontane tra loro). Idealmente, una buona misura dovrebbe essere sia precisa che accurata.
Provo a spiegarti meglio con il mitico esempio dell’arciere.
Certo, l’esempio dell’arciere è un modo comune per illustrare la differenza tra precisione e accuratezza. Immagina un arciere che sta tirando delle frecce su un bersaglio.
Accuratezza: Se l’arciere colpisce sempre vicino al centro del bersaglio, allora si dice che è accurato. L’accuratezza si riferisce a quanto vicino un tiro (o una misura) è al valore vero o desiderato - in questo caso, il centro del bersaglio.
Precisione: Se l’arciere non colpisce sempre il centro, ma i suoi tiri sono sempre molto vicini tra loro in una certa area del bersaglio, allora si dice che è preciso. La precisione si riferisce a quanto vicine tra loro sono diverse misure (o tiri) quando si ripete la misurazione (o il tiro).
Quindi, se pensiamo a questi concetti in termini di tiro con l’arco:
Un arciere che colpisce sempre il centro del bersaglio è sia preciso che accurato.
Un arciere che non colpisce il centro, ma i cui tiri sono sempre raggruppati insieme, è preciso ma non accurato.
Un arciere che colpisce spesso il centro, ma i cui tiri non sono raggruppati insieme, è accurato ma non preciso.
Un arciere che non colpisce mai il centro e i cui tiri non sono raggruppati insieme non è né preciso né accurato.
Spero che questo esempio ti aiuti a capire meglio la differenza tra precisione e accuratezza! 😊
Come sempre se vuoi puoi segnalare altre risosrse o commentare sul canale telegram