Storie a puntini
L'architettura, la più incompresa e dimenticata delle arti d'oggi, è forse anche la più misteriosa e la più nutrita di idee.
Io sono Michele Bondanelli
Architetto BIM Specialist esperto in restauro architettonico e ti do il benvenut@ su Pensieri OutOfBIM
La newsletter che parla di tecnologie digitali nel mondo del restauro e della conservazione.
Sono diventato uno sfegatato della Dark Mode! Dopo averla provata in Notion me la sono etsesa ovunque….. tranne che per archicad perchè li diventa un casino poi con le penne! Te la consiglio io la trovo decisamente “riposante”, nel senso che dopo un paio di mesi di utilizzo sia su PC per scrivere e fare altre operazioni, ho notato che a fine giornata mi sento meno stanco gli occhi. Non so dirti se sia scientificamente appurata la cosa, in rete è veramente un argomento contrastante! Una cosa è certa però
-pc+bc
E’ arrivato il momento di riprendere la bici in mano! Ho veramente tanta voglia di rimettermi in sella!
Taglio corto perchè l’argomento di oggi ha bisogno di spazio.
Ringrazio Diego per avermi suggerito il tema della puntatae anche Domenico per un feedback che da oggi introduco nella news letter.
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Dai via con i pensieri!!!!!!!
Pensieri (H)BIM
“Qualcuno sa come si trasforma un *.e57 in *.xyz per poter dire ad archicad, fammi un bel modello del terreno?”
Domandona e tema che in questi giorni circola sui canali telegram non solo OutofBIM.
Parto da una premessa.
Ti mostrerò come il 90% delle volte opero per ottenere un oggetto parametrico del terreno con lo strumento mesh di Archicad, avendo a disposizione una nuvola di punti, che sia essa da laser, da lidar, da fotogrammetria.
Lo spiegone “ecumenico” ortodosso lo trovi qui dal mitico Luca Manelli !
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A differenza di un rilievo topografico per un piano quotato, realizzato con stazione totale o antenna GNSS, una nuvola di punti ha una esagerazione di punti e di dati in più, che per realizzare un elemento 3D del terreno decisamente non te ne fai nulla.
L’importazione in Archicad di un piano quotato necessita di una tabella formata da 4 colonne, la prima con id del punto e a seguire le coordinate x,y,z.
Un file nuvola di punti ha invece dalle 6 alle 10 colonne, le principali sono le coordinate x,y,z e le componenti RGB del punto ( se la nuvola è colorata, altrimenti trovi i valori di intensità).
Dalla struttura dei file capirai subito che la cosa non è poi così automatica se hai una superficie estesa e se parti da un file .e57 di una nuvola di punti.
Partiamo quindi con l’esempio.
Lo scopo è quello di partire da una nuvola di punti in formato e57 e ottenere un file “digeribile” da Archicad per generare la mesh del terreno.
Per fare questo utilizzo questi tools:
CloudCompare; Notepad++, Excel
Per prima cosa importa in CloudCompare (da ora CC) la nuvola. Puoi anche trascinarla!
Fai una copia con il comando “clone”. Ti suggerisco di lavorare sempre con cartelle, basta cloccare sul DB tree con il tasto destro e si attiva “Ad empty group”.
Ora dobbiamo semplificare la nuvola di partenza con il comando “subsample point cloud”, riduciamo quindi con l’opzione “space” cioè diciamogli di creare una nuvola che ha i punti a distanza di 5cm.
A questo punto con il comando “segment” andiamo a tagliare il grosso di quello che non è terreno. Successivamente con il comando filtro SOR andremo a togliere tutti i punti che non ci servono ( un approfondimento sul tema lo trovi qui).
Ogni volta che togli parti CC non elimina i punti ma li inserisce in un elemento apposito.
Abbiamo così ottenuto una nuvola con il solo terreno.
Ripetiamo l’operazione di subsampling ma questa volta con una griglia, o meglio con space, da 1 metro. Il mio consiglio è non dare in pasto ad Archicad file di terreni estesi con punti a distanza minore di 1 metro perchè poi ha qualche problema nel digerirli compiutamente e il modello complessivo poi ne risentirà ( n.d.r. parere personale basato sulla mia esperienza)
Ottimo ora possiamo salvare la nuvola in formato txt.
Scusa come ho scritto…… non era xyz?
Io ti consiglio di usare il formato txt, che Archicad legge comunque, perchè lo puoi poi lavorre comodamente per le operazioni che ti mostrerò. Comunque non preoccuparti troppo si tratta sempre di un file ASCII tanto che in CC l’opzione di salvataggio è la stessa.
Una volta scelto il percorso di salvataggio CC ti presenta una schermata di opzioni.
Ti consiglio di lasciare invariati i primi due parametri mentre schegli le opzioni “tabulation” e ASC, queste creeranno un file dove hai nelle prime tre colonne le coordinate e nelle seconde tre il colore.
Ora passiamo ad Archicad!
Da menu archivio scegli interoperabilità - Posiziona mesh da dati rilievo
scegli il file appena creato e…….
M**************
Ok! ti avevo detto che non era poi così automatico! Abbiamo una piccola operazione da fare.
Apriamo il file con excel.
Ci comparirà una finestra di opzioni. Scegli Delimitato e origine file ANSI come nell’immagine qui sotto
Clicca Avanti
Spunta tabulazione e vai avanti
Controlla che sia spuntata l’opzione generale e clicca su fine
Ora dobbiamo eliminare le colonne che non sono coordinate x,y,z
Abbiamo ottenuto un file di sole coordinate geometriche ( mamma mia che brutta definizione). Se hai una nuvola di punti non ha senso aggiungere l’id di ogni singolo punto ma se vuoi “farti del male” puoi aggiungerlo a sinistra dela prima colonna.
Salviamo ora il file con l’opzione testo con valori delimitati come nell’immagine sotto.
Torniamo in Archicad: ripetiamo le operazioni descritte in precedenza scegliendo il file creato con excel
Mi sono dilungato tantissimo e la barra viola in alto di substack mi perseguita quindi per sapere come eliminare gli spazi dove si attesta il fabbricato o come eliminare le linee della mesh segui il canale telegram o quello instagram!
Tools
Oggi su suggerimento di Domenico inauguro l’angolo USE IT.
Quali app o tools ti consiglio di usare e su cui parlerò nella newsletter.
Iniziamo con 3DRecon, di cui ho già parlato, ma che mi stupisce sempre più. A brevissimo una super recensione ma intanto.
Lezioni del Qubo
Sono stato lunghissimo e quindi ne parlerò sicuramente in una prossima newsletter ma ho trovato l’ultima puntata di
molto interessante.L’argomento della strumentazione e della rincorsa all’ultima versione purchè ci sia scritto “pro” in qualche modo investe anche la nostra professione e un ragionamento sarebbe opportuno farlo……. lo farò! prima o poi!
Grazie della citazione ❤️