Storie a puntini
Quando soffia il vento del cambiamento,
alcuni costruiscono muri, altri costruiscono mulini a vento.
Proverbio cinese
Io sono Michele Bondanelli
Architetto BIM Specialist esperto in restauro architettonico e ti do il benvenut@ su Pensieri OutOfBIM
La newsletter che parla di tecnologie digitali nel mondo del restauro e della professione di architetto.
Hai presente che in questo periodo dell’anno qualsiasi veicolo mediatico pone l’attenzione su bilanci della qualsiasi attività umana che abbia avuto svolgimento sul pianeta terracqueo?
Tranquillo non è il caso di questa newsletter.
Ok anche io nel mio piccolo ho la mania tra Natale e Capodanno di prendermi il tempo di fare il riassunto della mia attività, cosa è andato bene e cosa no, quale parte devo migliorare e quali azioni tentare di fare per risolvere i problemi e introdurre miglioramenti. Ma non voglio soffermarmi sul personale voglio condividere con te in modo alternativo un pensiero sul concetto di Produttività.
Come sappiamo dal 1 gennaio 2024 scattano le disposizioni sulla digitalizzazione dei contratti pubblici. Saremo tutti più produttivi!
Si tratta, illustra Anac, dell’“Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement)” che dà alle Amministrazioni la possibilità di acquisire forniture, servizi, lavori e conoscenza alle migliori condizioni, grazie all’interconnessione con banche dati e sistemi telematici, che rendono il processo più veloce e meno costoso.
Viviamo nell’era degli acronimi, e ci stà sono ottimi per il marketing il visual design, il web design, la content creation ecc. ecc. e quindi al PASSOE, al DURC, alla PEC aggiungeremo il PCP e il FVOE. ( Ho volutamente omesso quelli BIM perchè ho acidità di stomaco e voglio essere in forma per i tortellini natalizi).
Il 2024 quindi si aprirà con un rinascimento digitale di portali e portalini, di servizi telematici burocraticamente perfetti! Non so tu ma io sono registrato in almeno 10 portali di e-procurament, oltre a quello di ANAC, che hanno tutti un’unico grande punto in comune:
Sono moduli cartacei trasposti in moduli java, html, c++, pyton…. vedete voi quale sistema di programmazione più vi aggrada
Non risolvono un problema ne tantomeno apportano miglioramenti, cambiano semplicemente il mezzo di trasporto del problema stesso.
Avrei milioni di esempi da farvi ma ci annoieremo e ne sono sicuro che anche tu ne avrai parecchi quindi voglio porre l’attenzione su un aspetto comunicativo che ho messo a fuoco chiaramente dopo aver letto “ Il mestiere di scrivere” di Luisa Carrada.
Il nulla dell’ovvietà comunicativa dei testi amministrativi1:
“L’automazione dello scambio dei dati fra i sistemi telematici e l’utilizzo di modelli di dati condivisi creano le condizioni per un aumento dell’affidabilità delle informazioni, un miglioramento dell’efficienza del processo, una riduzione degli errori e di conseguenza dei costi e del carico amministrativo per i cittadini, le imprese e le amministrazioni.”
“Una Pubblica Amministrazione che acquista in modo più semplice, veloce e trasparente, snellendo le procedure, infatti, è in grado di offrire servizi migliori ai cittadini e alle imprese, con ricadute positive su tutto il sistema-Paese”
Quando frequentavo assiduamente Venezia si diceva: sè credeghe! ( certo credici pure….). Dove più la é di “sè” e strisciata e più la “ghe” di credeghe e contratta più la disillusione è alta.
Questa disillusione, che spero tanto sia smentita clamorosamente, ha radici profonde e può essere riassunta nella famosa frase attribuita a Einstein “Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati.”
La digitalizzazione soprattutto nel settore AEC ( tra cui metto anche il restauro) dagli anni novanta ha avuto l’occulto scopo ( differente dovrebbe essere l’obiettivo) di trasportare il “come facevo prima” in formato binario 0-1, in semiprodotti “bit” che spessissimo hanno una loro copia fisica. Siamo più produttivi di trent’anni fa? No. L’efficienza è la medesima perchè usiamo le tecnologie e gli strumenti digitali con lo stesso “mindset” di Viollet-le-Douc.
Non è certo la possibilità di “far girare” la burocrazia tramite portali web, e-mail o pec, o avere gli output grafici in .pdf e visulaizzarli rapidamente sullo smartphone che migliora la competitività economica del settore. ( e qui siamo già a livelli alti della media del comparto ).
A differenza di altri settori produttivi dove è il mercato stesso a imporre innovazione e digitalizzazione pena l’esclusione dallo stesso, il mondo AEC viaggia pacioso sui “sicuri binari della tradizione”.
Nell’ambito del restauro parlare di Produttività, intesa come la misura dell'efficienza con cui vengono utilizzate le risorse per generare beni o servizi, non indica necessariamente la capacità di produrre di più con le stesse risorse o di ottenere la stessa quantità di produzione con risorse inferiori.
La misura dell’efficienza nei processi di conoscenza, di progettazione e di realizzazione dell’intervento di conservazione deve essere focalizzata sulla gestione ottimale degli sprechi in cui il fattore tempo assume una dimensione neutra e non dominante.
Vi è una illusione diffusa che l’utilizzo di tecnologie sempre più “performanti”, e quasi sempre limitate alla registrazione morfologica superficiale dell’oggetto, consenta di raggiungere la piena e conclusa conoscenza della fabbrica antica in tempi esageratamente rapidi.
P. Torsello definisce la fabbrica antica come un enigma la cui opacità può via via diventare trasparente con l’affinamento dello sguardo analitico ( perfezionamento degli strumenti analitici), ma una opacità rimane e che secondo F. Doglioni possiamo definire come Livello di Leggibilità carattere unico di ogni oggetto antico.
Aumentare la produttività del progetto di restauro comporta un notevole cambiamento di forma mentis del decisore, colui che detiene il bene, e che vede nel progetto della conoscenza della fabbrica l’unica via possibile, via che A. Bellini agli inizi degli anni novanta del secolo scorso esplorava anche nel suo significato economico. Le opportunità tecnologiche e digitali, immaginate e auspicate da Torsello e Bellini, offrono efficienza, organizzazione e migliore gestione delle risorse ma non esauriscono completamente la conoscenza. Il cantiere di restauro sarà tanto più efficiente, e quindi produttivo, tanto più il processo di consocenza è stato adeguatamente progettato temporalmente. Il cantiere diventa parte integrante della conoscenza così come la gestione del ciclo di vita, più quindi la consocenza si protrae nel tempo più produttivi saranno via via i diversi interventi necessari che da restauro diverranno di manutenzione.
Per posare un metro quadrato di cocciopesto serve lo stesso tempo e maestria di seicento anni fa, l’efficienza va ritrovata nel sapere dove serve il cocciopesto, nella consapevolezza dei materiali impiegati, nel loro approvvigionamento e nell’organizzazione della lavorazione. Non nutro grande entusiasmo nel pensare che prima o poi sarà un robot a rinzaffare un cocciopesto, in maniera efficaceissima, produttivissima, perfettissima.
Il restauro non è “issimo”, si anima grazie all’imperfezione che è insita nell’opera dell’uomo.
Pensieri (H)BIM
Caro Babbo Natale!
Lo so non sono stato un buon Architetto, meno che meno un buon BIM specialist ma vorrei chiederti di potermi accontentare. Sono piccole cose non preoccuparti nulla di tecnologico…. anche se!!!!
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1- Per favore le nuvole di punti non si forniscono in .dwg, ti chiedo una confezione formato famiglia di .e57.
2- Per favore i modelli BIM non si forniscono in .rvt, ti chiedo due rotoli A0 di .IFC per cominciare ma non ne sono convintissimo.
3- I file .dwg necessitano di layer, colori e penne magari uno schema o una tabella excel che le espliciti, il top un .ctb di stampa, quindi se puoi portarmi due scatole di colori, 3 di layer e un barattolo di .ctb.
4- Se mi chiedi un processo di conoscenza di un edificio antico in 1 giorno non è essere produttivi è avere le idee poco chiare o vivere nella Milano del 2123, se ti avanza 1 Kg di PAZIENZA.
5- Il cantiere di restauro e le sue imperfezioni fanno venire la gastrite quindi ti prego aiuta i ricercatori a produrre un robot che posa il cocciopesto.
OoB Natale 2023
Lo-Fi
Per prima cosa grazie per aver letto PensieriOutofBIM per questo primo anno di vita.
Nonostante sia sconclusionata e come direbbe un vero content creator decisamente non curata i dati sono gratificanti e in crescita.
Sto preparando alcuni cambiamenti per migliorare la newsletter e per poterti condividere con più efficacia le sperimentazioni e i risultati del progetto di R&S sull’HBIM. Sul blog trovi già adesso due guide sugli argomenti più letti, come realizzare un terreno da nuvola di punti in archicad e come georeferenziare un progetto in Archicad. Una terza è in preparazione su come ottenere curve di livello da mes terreno in Archicad.
La prossima settimana uscirà una puntata speciale prefestiva se avrai voglia di leggerla troverai un augurio speciale ovviamente a puntini, altrimenti:
!!!!!!!Buon Natale!!!!!!!!!!!
https://www.anticorruzione.it/-/dal-1%C2%B0-gennaio-appalto-pubblico-tutto-in-digitale-cosa-cambia-e-come-ci-si-deve-preparare