Storie a puntini
Tutte le rappresentazioni sono oggetti del soggetto e tutti gli oggetti sono rappresentazioni
Arthur Schopenhauer
Io sono Michele Bondanelli
Architetto BIM Specialist esperto in restauro architettonico e ti do il benvenut@ su Pensieri OutOfBIM
La newsletter che parla di tecnologie digitali nel mondo del restauro e della conservazione.
Le ferie fanno bene! Ecco appena finite apro Linkedin e mi ritrovo un post del Corriere della Sera con la solita ricerca prestigiosissima che ci ricorda l’ovvio…
Bentornato!
Come ti dicevo nell’ultima newsletter qualcosa cambierà in questo progetto di condivisione. Per prima cosa mi sembra giusto che la newsletter maturi e si trasformi nel tempo in parallelo con il progetto di ricerca sull’HBIM e in secondo luogo credo che sia arrivato il momento di provare a condividere con te qualcosa di più concreto dell’esperienza maturata sul campo.
come sempre l’energia iniziale è tanta, le idee ci sono e si sono formate e strutturate credo in modo positivo come sempre ti chiedo di perdonarmi se non sarò proprio costante e il fondo sconclusionato del tutto ci accompagnerà ma la newsletter è e rimarrà un momento OUTof.
Per le prossime uscite troverai ancora poche novità ma la prima e più importante è quella della rubrica Pensieri (H)BIM che svilupperà con più approfondimento lo sviluppo del progetto di restauro on metodologia BIM, la road map prende avvio dal contributo presentato al XXXVIII° Convegno Scienza e Beni Culturali L'intervento sulle superfici del costruito storico, quale innovazione? Bressanone , 27 - 30 giugno 2023 e che puoi leggere e consultare qui.
La rubrica Tools si trasforma e divnta LO-FI dove proverò ad approfondire l’uso di sistemi di acquisizione della conoscenza attraverso l’impiego dello smartphone, principalmente con iPhone ma dove posso anche per Android ( tutti i suggerimenti sono graditi).
L’ultima rubrica Lezioni del Qubo sarà per ora sempre dedicata a tutto ciò che mi ha colpito o che ti voglio segnalare, risorse, libri, video ecc. ma anche per lei ho in serbo qualcosa di diverso e ci sto lavorando.
Bene la tappa del tour sta per iniziare, bicchierone di acqua gelata ( la birra la tengo per il mondiale di rugby) ventilatore doppio a manetta sul grillintel e via!
Buona lettura
Pensieri (H)BIM
Qunado sento parlare di HBIM o leggo articoli in merito nessuno parte dalla fine!
Cosa voglio dire. Nessuno esplicita cosa vuole produrre!
Bellissime nuvole di punti, modelli renderizzati, spaccati ecc. Mi ci metto anche io è! Per vendere ci dobbiamo mostrare secondo l’etichetta del tempo.
Ma proviamo assieme a guardare oltre e anche più concretamente al nostro obiettivo finale, quello di progettisti, quello di ottenere un elaborato finale che sappia comunicare il pensiero e il lavoro svolto. Insomma la fine apparente del processo.
Che ci piaccia o no è così noi parliamo attraverso rappresentazioni che non sono il modello BIM (Authoting) tout court ma sono elaborati grafici attraverso i quali, per mezzo di codifiche e norme, comunichiamo qualcosa di tecnico.
L’avvento del BIM e delle normative che lo adottano ha portato con se anche un nuovo concetto di elaborato purtroppo legato più ad aspetti legali/cntrattuali che progettuali. Hai mai sentito parlare di prevalenza contrattuale?
In soldoni è quella definizione giuridico legale che specifica nel contratto di lavoro|appalto cosa “vale”, quel’è il riferimento da tenere: i modelli 3D, o le tavole 2D (stampate è….)!
Ho semplificato molto! Se vuoi approfondire ti consiglio gli articoli sul LegalBIM dell’amico e avvocato Andrea Versolato si Ingenio.
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Già il decreto Baratono e l’articolo 7 ai commi 3, 4 e 5 del D.M. 560 del 2017 prevedeva infatti in via transitoria “la prevalenza contrattuale dei contenuti informativi è definita dalla loro esplicitazione su supporto cartaceo in stretta coerenza, per quanto possibile, con il modello informativo elettronico per quanto concerne i contenuti geometrico dimensionali e alfanumerici”.
Tale principio è ripreso dall’allegato I.9 del nuovo codice degli appalti rimarcando che alla completa entrata in vigore dell’obbligatorietà del metodo BIM “la prevalenza contrattuale dei contenuti informativi è definita dai modelli informativi nei limiti in cui ciò sia praticabile tecnologicamente (cosiddetta fase “a regime”).
Tutto questo ha una vista che definirei da “supertele”, un bel 600 mm f 8.0 puntato sulla costruzione di edifici “nuovi”.
Ma cerchimo nel meandro normativo quello che fa al caso nostro per il progetto di restauro.
1- Coerenza del modello/i informativo per quanto concerne i contenuti geometrico dimensionali e alfanumerici: come si dice oggi gli elaborati 2D sono estratti dal modello 3D. Che sarebbe bello ma ha i suoi limiti per il patrimonio storico architettonico e quindi sarebbe opportuno riformularlo in: coerenti con l’icona relistica ( vedi newsletter n.24).
2- modelli informativi nei limiti in cui ciò sia praticabile tecnologicamente: e io aggiungerei nei limiti della sensatezza delle cose.
A questo punto dobbiamo fare una cosa semplice ma molto difficile!
Facciamo un elenco delle tavole ( io mi sono costruito un file excel) che per noi sono essenziali per un progetto di restauro, ti consiglio di non partire da un progetto già fatto ma di ragionare semplicemente sull’obiettivo della disciplina del restauro e su cosa serve per comunicarlo. Considera anche che ogni prgoetto di restauro è un caso a sè quindi pensa l’elenco come una guida che può restringersi ma anche ampliarsi.
Prova poi a raggrupparli in tematismi pensando a questi come modelli con livelli di approfondimento ( graficismo, scala di rappresentazione ecc) sempre diversi.
Ti condivido la mia mappa delle relazioni e dei modelli:
Ti consiglio di suddivider i modelli, e quindi anche gli elaborati in du macro categorie CONOSCENZA e PROGETTO ( ragioneremo più avanti che il metodo BIM agginge anche quello della MANUTENZIONE). Questo approccio ti da un vantaggio nel pianificare il passo successivo e cioè quello di sviluppo del template di BIM Authoring.
Che cos’è un template? Sinteticamente è l’insieme degli elaborati, delle viste, delle combinazioni di lucidi, dei lucidi, degli elementi e delle informazioni che compongono un modello. Il template è caratterizzato da impostazioni automatizzate di visulaizzaizone, di proprietà e di attributi che ci permettono di essere molto più efficaci nella comprensione e nella progettazione degli interventi e nella loro comunicazione|trasmissione digitale.
Nella prossima newsletter Come sviluppare il template HBIM in Archicad.
LO-FI
Hai presente il vecchio detto dei fotografi
la fotocamera migliore è quella che hai con te quando serve
Oggi vale anche per gli architetti
lo strumento di rilievo migliore è quello che hai con te quando serve
E oggi con noi c’è sempre uno smarphone, o se proprio vogliamo essere “sburon de bacara”1 un tablet.
Già in diverse newsletter ti ho parlato del rilievo Lo-Fi e dell’uso dello smartphone per la conoscenza e la documentazione del costruito.
Questa rubrica partirà quindi dal tema della fotogrammetria 3D utilizzando un iPhone, ma i principi e le metodologie valgono anche per tutti gli altri tipi di smartphone.
Oggi si parla tanto di fotogrammetria e di reality capture, molti sono i post e i video dove si vedono cose strabilianti dove con pochi click tutto magicamente è al suo posto senza tribolazioni e parole al vento….
Non so a te ma a me fare fotogrammetria costa tanto tempo, o meglio per ottenere qualcosa di utile costa tempo fatica e molto impegno.
Ma in parole spiccie cos’è la fotogrammetria?
La fotogrammetria digitale 3D è l’insieme di immagini fotgrafiche (dataset) opportunamente realizzate secondo schemi logici propri della geometria descrittiva che attraverso opportuni processi matematici riproducono digitalmente (computer vision) un oggetto reale.
Quindi per fare fotogrammetria dobbiamo sostanzialmente conoscere alcuni principi della fotografia, della geometria e….. no della matematica no almeno che non vogliamo noi stessi sviluppare app o software dedicati ( anche se qualcosa della geometria epipolare e stereoscopica dovremmo saperlo)
Nei prossimi appuntamenti ti voglio parlare della struttura della fotocamera di uno smartphone, dei file di immagine di come utilizzare uno smartphone in completo automatismo o con app che permettono il pieno controllo dei parametri della fotocamera.
Lezioni del Qubo
Il buon Roberto Marin nella sua ultima puntata del podcast Snapp architettura imperfetta mi ha bruciato il video di oggi… ma aggiungo ai suoi interessantissimi commenti un mia riflessione: chiediamoci sempre a cosa mi serve e come e dove posso usarla! L’AI naturalmente.
Il mio punto di vista è che lo sviluppo e il contributo della così detta intelligenza artificiale, anche se in questi casi rimaniamo sempre nel progresso della computer vision, nel mondo della riproduzione del reale sarà focalizzato nell’aumento delle prestazioni del metodo fotogrammetrico attraverso sequenze continuative, insomma i video con analisi anche temporali!
Per sapere cos’è o meglio chi è cerca Giuseppe Giacobazzi